Non vi propongo il gioco "scova le differenze" e non dovete neanche unire i puntini...
E' solo un indovinello:
Delle due mappe di Milano quale indica le panetterie e quale invece i commercialisti?
Se avete indovinato siete perspicaci (confesso che sono rimasto sorpreso dei risultati dell'indagine) oppure siete abituati a lunghe camminate per acquistare la michetta .
Non ho contato i puntini, basta un colpo d'occhio per capire.
Fuga di artigiani dalle botteghe dove si fà un lavoro duro, in gran parte notturno, per guadagnarsi - appunto - la michetta e qualche agio in più?
Non è così:
- dai dati di pubblico dominio risulta che il 70% degli studi di commercialisti sono di piccolissime dimensioni (amiamo definirle boutique, ma oramai tutti sanno che la boutique francese è la bottega italiana);
- il lavoro notturno non è un extra negli studi professionali (specie per i loro titolari);
- lavoro duro: provate ad indovinare quante nuove leggi, circolari, risoluzioni, sono entrate in vigore lo scorso anno, per migliorare, chiarire, abrogare, dettagliare atti e fatti di vita quotidiana;
- nonostante le grandi aspettative (per chi intraprende la strada) e i luoghi comuni (per tutti gli altri), non è più una professione che garantisce redditi ben al di sopra della media, quantomeno non ai molti.