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venerdì 21 maggio 2010

Meno pane più tasse


Non vi propongo  il gioco "scova le differenze" e non dovete neanche unire i puntini...
E' solo un indovinello:
 Delle due mappe di Milano quale indica le panetterie e quale invece i commercialisti?

Se avete indovinato siete perspicaci  (confesso che sono rimasto sorpreso dei risultati dell'indagine)  oppure siete abituati a lunghe camminate per acquistare la michetta .
Non ho contato i puntini, basta un colpo d'occhio per capire.
Fuga di artigiani dalle botteghe dove si fà un lavoro duro, in gran parte notturno, per guadagnarsi - appunto - la michetta e qualche agio in più?
Non è così:
  • dai dati di pubblico dominio risulta che il 70% degli studi di commercialisti sono di piccolissime dimensioni (amiamo definirle boutique, ma oramai tutti sanno che la boutique francese è la bottega italiana);
  • il lavoro notturno non è un extra negli studi professionali (specie per i loro titolari);
  • lavoro duro: provate ad indovinare quante nuove leggi, circolari, risoluzioni, sono entrate in vigore lo scorso anno, per migliorare, chiarire, abrogare, dettagliare atti e fatti di vita quotidiana;
  • nonostante le grandi aspettative (per chi intraprende la strada) e i luoghi comuni (per tutti gli altri), non è più una professione che garantisce redditi ben al di sopra della media, quantomeno non ai molti.
E allora perchè i commercialisti battono i panettieri in quanto a numero?

lunedì 17 maggio 2010

Il tempo: la vera risorsa scarsa...

“Your time is limited, so don’t waste it living someone else’s life. Don’t be trapped by dogma – which is living with the results of other people’s thinking. Don’t let the noise of other’s opinions drown out your own inner voice. And most important, have the courage to follow your heart and intuition. They somehow already know what you truly want to become. Everything else is secondary.” (Steve Jobs)