E’ sancito dal codice civile ed è una modifica discretamente recente (2005), quindi non erosa dall’inflazione. Insomma il valore di un caffè.
Un euro, si proprio uno, è il risarcimento massimo di legge che il vettore deve riconoscere per ogni kilo di merce che ha smarrito o danneggiato (art. 1696 c.c.), senza dolo o colpa grave (verrebbe quasi da dire: meno male….).
Pensandoci un po’, ho fatto fatica a contare 5 casi in cui il limite apparisse ragionevole: obietteranno i trasportatori che sono ignorante, ma ho pensato agli acquisti personali degli ultimi giorni…..
Un euro è anche l’equa remunerazione, sempre secondo la legge, dell’attività dei commercialisti per l’effettuazione di un pagamento telematico di un modello F24 alla pubblica amministrazione.
Ora non ci ho pensato nemmeno un attimo: la misura di legge non paga neanche il tempo impiegato per “loggarsi” al sito (l’euro corrisponde a meno di tre minuti di costo del lavoro di un impiegato di concetto).
La responsabilità invece è tanta: digiti male l’importo e zac…. 30% di sanzioni sul minore versamento (a meno che ti ravveda nel breve, ma – per intenderci – 1 giorno di ritardo per 1.000 euro sono 25 euro di sanzione, 25 volte il corrispettivo del servizio…., meglio dei 300 euro, ma rispetto all'euro per Kilo?)
E la lobby?
Chiariamo subito che questo temine e ancora oggi spesso utilizzato, anche dai media, con accezione antiquata e negativa mentre il significato originale è di azione informativa di un gruppo di individui od enti, legati tra loro dal comune interesse di incidere sulle istituzioni legislative per ottenere il giusto riconoscimento dei propri diritti e/o come leva strategica per raggiungere i propri obiettivi.
Cosa ben diversa è il corporativismo: questo è infatti un sistema economico in cui gli scambi ed i rapporti non sono regolati dalle leggi di mercato (in primis quella di domanda e offerta) ma da affinità sociali, culturali o altre ancora. Il compito primario di una corporazione é la difesa del monopolio nell’esercizio di un mestiere.
Se volgiamo che la nostra professione goda del rispetto che merita (al pari di tutte le altre legalmente ed eticamente condotte) dobbiamo fare squadra e difendere la nostra professionalità, non dedicarci all’orticello personale ed alzare recinti.